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Continua l'impressionante serie di risultati positivi per Sylvain Guintoli: è alla sua diciannovesima gara a punti consecutiva, nel 2013 non ha mai fatto peggio di sesto al traguardo (Assen gara due) ed è salito sul podio nove volte, più di ogni suo rivale in questo inizio di stagione. Si trova in testa al mondiale in una posizione abbastanza curiosa: tra i primi cinque piloti della graduatoria iridata è colui che ha conseguito meno vittorie, una, contro le quattro di Laverty, le tre di Sykes e le due di Davies e Melandri.

La caduta in gara due ha messo fine ad una sequenza di otto gare consecutive a podio per Tom Sykes, la migliore della sua carriera. Anche la Kawasaki ha interrotto la sua sequenza a quota otto. Solo in due occasioni nella loro storia sono riusciti a fare meglio: nel 1993 quando inanellarono tredici gare a podio di fila (da Anderstorp gara due ad Estoril gara due) e nel 1991-1992 con nove da Phillip Island 1991 gara uno a Spa 1992 gara uno.

Con i punti conquistati grazie al terzo posto in gara uno, Tom Sykes diventa il venticinquesimo pilota della storia ad aver messo a segno almeno 1000 punti: il suo totale ora ammonta a 1000.5.

Eugene Laverty ha ottenuto la settima vittoria in carriera, raggiungendo Ben Bostrom al ventottesimo posto di tutti i tempi. Curiosamente, entrambi questi piloti hanno le vittorie sbilanciate, con un numero maggiore di successi in gara due. Laverty ha vinto solo in un'occasione gara uno e ben sei volte gara due, mentre Ben Bostrom ha vinto due volte in gara uno e cinque volte in gara due.

In gara uno Marco Melandri conquista la sua dodicesima vittoria: esattamente la metà del pilota più titolato in attività, Carlos Checa. Ancora una volta, e sono sette di fila, Marco vince senza partire dalla prima fila dello schieramento. Per la BMW si tratta della decima vittoria, ad una sola lunghezza dalla Bimota.

Miglior risultato stagionale per Leon Camier, quarto in gara uno. Nelle ultime due stagioni è riuscito a fare meglio solo al Nurburgring nella seconda gara dell'anno scorso, quando registrò l'ultimo podio Suzuki a tutt'oggi (terzo).

Qualifiche

Tom Sykes conquista la sua sedicesima pole, eguagliando Neil Hodgson al quinto posto di tutti i tempi. Tom al momento conta cinque pole di fila: è la terza sequenza di tutti i tempi, al pari di quella che fece registrare Carl Fogarty da Brno ad Assen nel 1993. Davanti a lui solo la sequenza record di Ben Spies di sette pole (Phillip Island- Miller 2009) e quella da sei di Doug Polen (Zeltweg-Hockenheim 1991). Da solo, Sykes è riuscito a realizzare la sequenza record per il suo team, la Kawasaki, che finora non era mai partita al palo per cinque gare di fila.

Il distacco tra il poleman Sykes ed il secondo in griglia, Eugene Laverty, pari a un millesimo di secondo, è il più esiguo della storia della Superbike ed era stato registrato solo nella gara di Kyalami del 2009 tra Ben Spies e Michel Fabrizio. Quella di Spies a Kyalami era stata la sesta della sequenza record di tutti i tempi.

Eugene Laverty conquista la sua ventesima partenza in prima fila, la decima consecutiva: nella storia della Superbike esistono solo undici sequenze più lunghe, ed il record appartiene a Scott Russell, con diciassette (Brands Hatch 1993-Albacete 1994). Questo consente all'Aprilia di diventare il sesto team della storia ad ottenere una sequenza di almeno dieci prime file, dopo Ducati, Honda, Kawasaki, Suzuki e Yamaha. Il record assoluto appartiene alla Ducati, con 71 partenze in prima fila consecutive dalla gara di Brainerd nel 1991 alla gara di Phillip Island del 1996.

Anche Jonathan Rea conquista la sua ventesima partenza in prima fila: sia lui che Eugene raggiungono nella classifica di tutti i tempi Michel Fabrizio (21° posto), che nel 2013 è partito in prima fila solo a Phillip Island;